Come la figura di Cristo ha illuminato il culto di Mitra e del Sol Invictus e altri culti solari celebrati il 25 Dicembre (o nella prossimità del Solstizio d’Inverno), così si suppone che la figura di San Nicola abbia illuminato quello di Poseidone/Nettuno del Pantheon greco e romano.[6]
San Nicola, vescovo di Myra nel IV secolo, è noto per i suoi atti di generosità e miracoli. La sua figura è stata associata a quella di Poseidone, il dio greco del mare, venerato come dispensatore di doni. Nei primi anni della sua consacrazione, San Nicola veniva chiamato "il marinaio", e molti templi dedicati a Poseidone furono riadattati in onore del santo. Questo legame è significativo poiché entrambi i personaggi sono stati considerati protettori dei marinai e portatori di fortuna durante i viaggi in mare.
Una delle leggende più celebri che circondano San Nicola racconta come egli aiutò tre giovani donne destinate a una vita di miseria. Si narra che un padre, incapace di fornire una dote per le sue figlie, avesse progettato per loro un triste destino. San Nicola, venuto a conoscenza della situazione, si avvicinò alla casa delle ragazze e lanciò dalla finestra tre sfere d'oro, garantendo così loro un matrimonio decoroso[1][2]. Questa storia non solo sottolinea la generosità del santo ma ha anche contribuito a stabilire il suo ruolo come protettore dei bambini e dei bisognosi.
In un'altra leggenda, San Nicola resuscita tre scolari uccisi da un oste malvagio che li aveva messi in salamoia per nascondere il crimine. Grazie alla sua preghiera, i ragazzi tornano in vita, dimostrando il potere miracoloso del santo[4][5]. Queste storie hanno cementato la figura di San Nicola come dispensatore di doni e protettore dell'infanzia.
La figura di Babbo Natale ha le sue radici in San Nicola. Con il passare dei secoli, la tradizione legata al santo si è evoluta e ha assorbito elementi folkloristici da diverse culture. Il nome "Santa Claus" deriva dall'olandese "Sinterklaas", una forma di San Nicola. Durante la Riforma protestante, quando i santi non erano più ben visti, si cercò un modo per mantenere viva la tradizione dei regali natalizi. Così, ogni nazione europea adottò una propria interpretazione del santo: in Inghilterra divenne un vecchio con la barba bianca, mentre in Germania assunse le sembianze del Gesù Bambino.
Un tema centrale che unisce queste tre figure è quello del dono. Sia Poseidone che San Nicola sono stati visti come dispensatori di beni e fortuna, mentre Babbo Natale incarna lo spirito del dono durante le festività natalizie. La tradizione di lasciare regali durante la notte del 24 dicembre si è sviluppata da quelle inizialmente dedicate a San Nicola il 6 dicembre, mostrando un'evoluzione continua della celebrazione della generosità.
Le vicinanze tra San Nicola, Poseidone e Babbo Natale evidenziano un affascinante intreccio di tradizioni religiose e culturali. La transizione da un dio pagano a un santo cristiano e infine a una figura folkloristica moderna dimostra come le pratiche religiose possano evolversi mantenendo viva l'essenza del dono e della generosità. Questo processo non solo arricchisce la comprensione delle festività natalizie ma celebra anche l'universalità della bontà umana attraverso i secoli.
Citations:
[1] https://www.interris.it/chiesa-cattolica/san-nicola-da-dove-nasce-lusanza-di-lasciare-doni-ai-bambini/
[2] https://www.latrentina.it/blog/san-nicola-mele-bambini-poveri
[3] https://www.geopop.it/come-e-nata-la-figura-di-babbo-natale-la-leggenda-deriva-da-san-nicola/
[4] https://www.basilicasannicola.it/sez/1/38/49/i-tre-bambini-risuscitati
[5] https://www.bari-e.it/storie-di-puglia/san-nicola-e-i-bambini/
[6]https://www.slowtravels.it/san-nicola-e-poseidone/
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