L'lntelligenza del Cuore è puramente funzione di coscienza vissuta e innata.
Il cuore batte secondo il suo ritmo, non perché sia obbligato a ciò da un motore, ma è esso stesso il motore della circolazione sanguigna. Ogni cellula del cuore batte questo ritmo, e l'esperimento del dottor Carrel ha dimostrato ciò che la Sapienza antica sapeva a proposito dell'Intelligenza innata e della Coscienza. Tutti gli esseri organici (e anche ogni cellula degli organi di un essere organizzato) hanno nella Vita generale una parte che è la loro specificazione personale.
Non c'è soltanto il cuore dell'uomo che batte ritmicamente come un motore; ci sono esseri acquatici che sono per intero un cuore di questo genere, e rappresentano il risveglio della Coscienza che diverrà «Cuore».
Un'altra coscienza si farà fegato, un'altra polmone, e così ogni funzione ha il proprio organo, il quale, in relazione per esempio al minerale in apparenza inerte, è l'incarnazione di una Coscienza, ossia di una Funzione cosmica che ha ricevuto vita corporea.
Ben più vero dei nostri Musei cadaverici, sarebbe il Museo che in questo modo classificasse come storia naturale «l'Evoluzione della Coscienza o Divenire della Vita».
Ogni cosa naturale nell'Universo è un geroglifico della Scienza divina. Ogni animale, ogni specie di pianta, ogni gruppo minerale è una fase della «presa di coscienza» della Causa cosmica, che culmina nell'organismo totale dell'uomo umano, il Microcosmo - «l'uomo a Sua immagine».
Il tutto, costituito dunque come essere vivente completo, è un linguaggio che parla, ossia si esprime incessantemente nella funzione vivente, rappresentando il fondamento dell'Intelligenza del Cuore, ossia il fatto che resta in relazione con tutta la Natura e, di conseguenza, la CONOSCE.
Questa Conoscenza non è oggettiva ma reale.
La Realtà è fusione della Coscienza con l'oggetto: vi è identità. È la funzione vissuta isolatamente e innata nell'organismo che costituisce l'Intelligenza del Cuore. È pertanto ben evidente che dobbiamo poter trascrivere nella coscienza cerebrale e oggettiva ciò che è in noi, accertando il rapporto tra questa Vita e noi, per mezzo dell'osservazione di questa Vita nella Natura.
Ciò lo troviamo espresso sommamente bene presso gli Antichi Egizi.
È la conoscenza della Magia sana, pura, che può condurre con rapidità verso il fine spirituale della nostra vita, poiché possiamo evocare, in virtù della simpatia tra gli analoghi, nell'ambiente che ci circonda, la Coscienza del Cuore che sonnecchia in noi.
R.A. Schwaller de Lubicz, Esoterismo e simbolo
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